*** Traduction en français au fond de l’article ***
Come avrete senz’altro notato, sono sempre stata restìa ad apparire in foto o video. Questa volta voglio fare un’eccezione e farvi vedere chi si nasconde dietro il nick Blutriskell.
Da qualche anno co-amministro “Non Sporchiamo il Mare e le Spiagge”, un gruppo Facebook che si occupa di pulizie volontarie delle spiagge, protezione dell’ambiente marina e tutto quello che comporta. Durante le mie passeggiate ho sempre cercato di portar via un po’ di robaccia dalla spiaggia, ma anche in campagna o in città, non cammino mai invano. Ovviamente il materiale onnipresente è la plastica. Si trova ovunque e sotto qualsiasi forma e dimensione. Sacchetti, bottiglie, tappi, palloncini, giocattoli, involucri di merendine e chi più ne ha più ne metta. Tutto inevitabilmente destinato a degradarsi e trasformarsi in microplastiche che ci torneranno sicuramente indietro come un boomerang mentre mangiamo pesce, vista l’altissima probabilità che la catena alimentare sia già largamente compromessa. È ormai evidente che non basta più rimuovere e riciclare correttamente tutto quello che troviamo in natura ma diventa essenziale e urgente cercare di limitare il più possibile la produzione di nuovo materiale.
Allora mi sono chiesta cosa IO avrei potuto fare concretamente e quotidianamente per dare un piccolo contributo a questa causa. La mia attenzione si è rivolta ai sacchetti di bioplastica che i supermercati mettono a disposizione dei loro clienti per l’acquisto della frutta e verdura.
Era già una mia consuetudine usare un unico sacchetto per diversi tipi di prodotti perché mi sembrava uno spreco insensato usare 3 sacchetti per comprare due mele, una banana e 5 mandarini ma da quando ho deciso di usare delle retine lavabili e riutilizzabili all’infinito, la mia missione è stata chiara. Per un anno avrei tenuto il conto di quello che significava in termine di plastica NON usata.
Ho scelto un lotto di 6 retine tra i tanti disponibili su Amazon e dal 10 gennaio 2019 ho cominciato a contare e aggiornare quotidianamente o quasi il post che avevo pubblicato sul mio gruppo. A fine anno sono stata contattata dalla responsabile di CLEAN SEA LIFE per una proposta (per me) sconvolgente. Eleonora de Sabata, a suo dire colpita dalla mia iniziativa voleva intervistarmi. Ve lo immaginate? Io… intervistata? Non è proprio cosa mia mettermi davanti all’obiettivo ma questa volta ho accettato la sfida. Il nuovo anno era appena cominciato e ho pensato che sarebbe stata l’occasione giusta per mettere in atto il mio buon proposito per il 2020. Devo far pace con la mia immagine e smetterla di pensare che io sia diversa da come mi vedo nello specchio. Sarà dura ma ci devo provare perché mi sono resa conto che ho pochissime fotografie. Neanche a Natale! Non abbiamo fatto neanche una foto di famiglia. È vero che i ricordi rimangono nel cuore ma le fotografie aiutano e bisognerà rimediare prima che sia troppo tardi 😉
Così il 07 gennaio, Eleonora è venuta a trovarmi per fare questo video. È una persona fantastica, siamo subito entrate in sintonia e ho avuto l’impressione di conoscerla da una vita. Abbiamo passato una splendida giornata insieme tra San Vincenzo, Piombino e Baratti dove ci ha fatto scoprire le meraviglie del drone, che ovviamente metto in lista per futuri regali a Misterpop. Dopo Alexa e la domotica, eccomi intrippata con un nuovo giochino… mi mancava solo questo! 😉
Non avrei mai pensato che questa mia piccola abitudine quotidiana potesse interessarla e addirittura meritare di essere raccontata in sito così importante. Ma a dir la verità, avevo già notato che la sensibilità delle persona sta cominciando a cambiare: chi passeggia sulla spiaggia portandosi un sacco per raccogliere plastica non viene più considerato alla stregua di uno strano animale raro a chi rivolgere un “ma chi te lo fa fare” ma riceve spesso un ringraziamento o un complimento e a volte viene imitato, il che mi riempie di gioia. L’altro giorno al supermercato, una signora mi osservava mentre pesavo la mia insalata e mi ha chiesto dove avevo trovato queste retine. La cassiera mi ha chiesto se potevo scalare il centesimo del sacchetto che non ho usato dall’importo finale della spesa alla cassa automatica del “Salvatempo” e le ho assicurato che il sistema era perfettamente funzionante. Il risultato finale dell’esperimento durato 365 giorni dal 10.01.2019 al 10.01.2020, per la mia famiglia composta da 2 persone è di ben 524 sacchetti di bioplastica risparmiati all’ambiente. Posso ritenermi soddisfatta. Non c’è nessun impedimento all’uso di queste retine, è economico, comodo, ecologico. Usatele!
Ma cos’è CLEAN SEA LIFE?
È un progetto europeo quadriennale in dirittura di arrivo volto alla sensibilizzazione del pubblico sul gravissimo problema dei rifiuti in mare e sulle spiagge. L’ho scoperto nel febbraio/marzo 2018, quando sulla spiaggia della Conchiglia a San Vincenzo, raccolsi 141 dischetti di plastica. Scoprii in quest’occasione che a causa di un guasto dopo un importante nubifragio, un impianto di depurazione del Golfo di Salerno riversò in mare una massa incredibile di filtri o supporti dove crescono i batteri che purificano l’acqua assorbendo i nutrienti. Trasportati dalle correnti invasero tutto il litorale tirrenico arrivando in Corsica, in Sardegna e addirittura in Francia e in Spagna. Tutt’ora continuano a venir fuori. Chissà quanti milioni ce ne sono ancora in fondo al mare o sepolti sotto la sabbia! Chi dovessse rinvenirli è pregato di comunicarlo usando questo form. L’hashtag specifico è #CacciaAlDischetto.
Un altro progetto di CSL intende modificare il conferimento a terra dei rifiuti pescati durante la pesca a strascico.
“Il progetto A Pesca di Plastica, rappresenta lo sforzo più importante in Italia di bonifica dei fondali: 40 pescherecci da sei mesi stanno recuperando rifiuti dall’Adriatico, al ritmo di una tonnellata a settimana. L’attività continua grazie all’impegno dei pescatori e della ‘squadra di terra’: la Capitaneria di Porto, il Comune di San Benedetto, l’Autorità di Sistema Portuale e il fondamentale supporto delle aziende locali di gestione rifiuti, PicenAmbiente e Garbage Service, con la regia di MedSharks e CleanSeaLife e il sostegno di CNH Industrial e FPT Industrial”
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